Entrerà in funzione oggi, martedì 8 novembre, North Stream, la pipeline che porterà il gas russo in Germania attraverso il Baltico. Dmitrij Medvedev e Angela Merkel hanno “accolto” quel gas in Germania, a Lubmin, girando il rubinetto che gli ha aperto la rete europea. Alla cerimonia hanno preso parte anche il primo ministro francese, François Fillon, il collega olandese Mark Rutte e il commissario europeo all’Energia, Gunther Oettinger: Francia e Olanda sono gli altri due Paesi che aderiscono al consorzio, diviso tra Gazprom, le tedesche Wintershall e E.On Ruhrgas, l’olandese Gasunie e la francese Gdf Suez.
“I consumatori europei potranno avere fino a 55 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia nei prossimi anni con il lancio della seconda condotta del North Stream – ha affermato Medvedev in una conferenza stampa congiunta con la Merkel a Berlino – il gas naturale russo e l’elettricità prodotta con essa garantiranno una fornitura energetica stabile ai consumatori del continente e aumenteranno la loro sicurezza energetica”. Il primo tratto pomperà 27,5 miliardi di metri di cubi di gas all’anno, circa la metà di quella che sarà la capacità definitiva della struttura. North Stream parte da Vyborg, nei pressi di San Pietroburgo, e termina a Lubmin, in Germania.
North Stream è lungo 1.224 chilometri e ha ora una capacità di trasporto di 27,5 miliardi di metri cubi all’anno, che diventeranno 55 con la costruzione di una seconda linea, attesa per l’autunno 2012. Il monopolio russo Gazprom ha già siglato contratti di fornitura a lungo termine con diversi Paesi europei, inclusa la Germania, la Danimarca, il Belgio, l’Olanda, la Francia e la Gran Bretagna. In attesa che South Stream colleghi invece la Russia all’Europa meridionale, sempre con l’obiettivo di ridurre i volumi del gas russo – finora l’80% – esportato in Europa attraverso l’Ucraina.
(East Journal)
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